D: Gentile signore o signora, ho una domanda sul DCA, la prossima settimana inizierò l’immunoterapia perché ho un cancro ai polmoni. È sicuro e posso ancora usare il DCA? Cordiali saluti, Alfredo.
R: Caro Alfredo, grazie per la tua lettera. Riceviamo spesso domande simili, pertanto cercheremo di spiegare più dettagliatamente il DCA e l’immunoterapia.
Nella maggior parte dei casi, l’uso del dicloroacetato di sodio con gli inibitori del checkpoint come pembrolizumab (Keytruda), atezolizumab (Tecentriq) e altri farmaci simili è un’ottima opzione. Non sembra che il DCA possa essere pericoloso con qualsiasi tipo di immunoterapia. (Rif.)

L’immunoterapia aiuta il sistema immunitario della persona a combattere i tumori. Questa classe di farmaci è particolarmente utile quando il cancro sviluppa una resistenza al trattamento chemioterapico convenzionale. Permette inoltre all’immunità di aggirare le speciali proteine che le cellule tumorali sviluppano come “camuffamento” per continuare a crescere ed espandersi.

Man mano che il cancro progredisce, continua a sviluppare un ambiente acido intorno a sé. L’acido lattico è considerato un fattore importante per l’invasione cellulare, l’angiogenesi e la soppressione immunitaria.
Purtroppo, questo processo impedisce al sistema immunitario di impegnarsi pienamente nell’eradicazione del tumore. Inoltre, diminuisce l’efficacia dell’immunoterapia. Il meccanismo è illustrato nello schema seguente. (Rif.)

È dimostrato che il DCA inibisce con successo la glicolisi aerobica nel cancro. Questo riduce la massiccia quantità di lattato secreto dalle cellule tumorali e previene l’acidosi. Lo spazio extracellulare circostante rimane a un pH normale, quindi il sistema immunitario può riconoscere e distruggere i tumori in modo più efficace.

Considerando tutto ciò, se si vuole trattare efficacemente il cancro, il dicloroacetato di sodio e l’immunoterapia possono andare di pari passo.

Questi sono i punti chiave da tenere a mente quando si utilizza il DCA insieme all’immunoterapia:

– Non si deve essere affetti da neuropatia periferica causata da un precedente trattamento chemioterapico,
– Se si sviluppano rare complicazioni neurologiche dovute all’immunoterapia, come la sindrome di Guillan-Barre, l’encefalite o qualsiasi tipo di neuropatia, si deve interrompere il trattamento con DCA fino a quando gli effetti collaterali non si risolvono,
– Evitare l’uso di DCA, vitamina B1 e acido alfa-lipoico durante la permanenza in ospedale mentre si riceve l’immunoterapia, è possibile riprendere il DCA e gli integratori 2 giorni dopo essere stati dimessi dalla struttura sanitaria,
– Se si sta ricevendo una chemioterapia citotossica, come i composti a base di platino (cisplatino, carboplatino, oxaliplatino) o i taxani (paclitaxel, docetaxel), evitare di usare il DCA e l’acido alfa-lipoico 3 giorni prima del ricovero e 7 giorni dopo aver ricevuto le infusioni di chemioterapia. Dopo questo periodo, se non si è sviluppata una neuropatia periferica indotta dalla chemioterapia, si può continuare a utilizzare il protocollo DCA come di consueto.

Ricordate che il DCA combatte il cancro da solo e può essere usato come monoterapia, ma quando viene incorporato con l’immunoterapia, la combinazione dovrebbe funzionare ancora più forte. (Rif.)

Spero che queste informazioni vi siano utili.

Cordiali saluti,
Guida al DCA

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